L’EUROPA VERA NON E’ SOLO LA SUA MONETA



Europa è libera circolazione di persone e merci
Scrivere la riflessione di questo mese mi risulta molto difficile. Sarebbe troppo doloroso soffermarsi sui drammi che affliggono il sud del Mediterraneo e le regioni del vicino e del medio Oriente. Pretesti religiosi, questioni tribali, mancanza di alfabetizzazione e di lavoro stanno martoriando i popoli e praticando lacerazioni profonde che non potranno essere facilmente e rapidamente dimenticate. L’odio alimenta l’odio e la spirale sembra ormai inarrestabile. In tutto questo noi ce la caviamo con qualche raid aereo. Il motivo di riflessione di queste righe vuole però essere di altra natura. Si parla di Europa associando il concetto alla moneta che ne è diventata sovrana, ovvero l’Euro. Una semplificazione del concetto di Europa che vede il fatto monetario sopravvalere su tutti gli altri aspetti che caratterizzano una storica inversione di rotta. L’Europa non è solo euro. Basta andare a visitare uno di quei luoghi che per molti anni sono stati di confine tra uno Stato europeo e l’altro per rendersi conto del cambiamento profondo che è intervenuto. Oggi uomini e merci possono circolare liberamente nell’intero continente, le frontiere sono state abolite. Così si può passare liberamente da una Nazione all’altra senza dover esibire documenti e fare lunghe code alle dogane. Potersi muovere liberamente significa conoscersi meglio, acquisire la cultura di chi ci sta vicino, sentirsi parte di uno stesso popolo. Non potrà accadere immediatamente, ma è ciò che sta avvenendo con i tempi necessari. Certo le città di frontiera hanno perso una fetta consistente della loro economia fatta di caserme che ospitavano gli uomini addetti ai controlli e di tutte quelle strutture necessarie a presidiare i valichi. Oggi tutto questo è scomparso, le caserme sono vuote e chi viveva del reddito derivante dall’attività di frontiera ha dovuto reinventarsi. Un male che pian piano si sta riassorbendo e che è stato affrontato con la consapevolezza che abbattere le barriere può produrre solo effetti positivi per tutti. Una sola Europa quindi, dopo un’ intera storia di lacerazioni di divisioni e di guerre è oggi in via di realizzazione. Un evento straordinario, assai poco messo in luce perché offuscato dall’euro e dalle sue problematiche. Ricorre in questo periodo il centesimo anniversario degli eventi bellici della prima guerra mondiale. Una tragedia che fece milioni di vittime, stroncò giovani vite nel fiore degli anni. Ne seguì una seconda a pochi decenni di distanza ed il dramma si è ripetuto. Stiamo vivendo settanta anni di pace e di progresso, siamo passati dalla necessità del cibo a combatterne gli eccessi, abbiamo fatto enormi progressi in campo scientifico e tecnologico. La vita media si è allungata, gli spostamenti sono diventati rapidi, la comunicazione è immediata. La pace porta progresso e la civile convivenza è fattore determinante per il benessere. Non ci sono più barriere per spostarsi dall’Italia alla Slovenia, dalla Francia alla Germania. Un territorio senza soluzione di continuità che nessuno, solo pochi decenni addietro, avrebbe potuto immaginare. Occorre riflettere anche sugli aspetti positivi che questa nostra Europa ci sta regalando e non fermarsi esclusivamente a valutare la sua moneta. Alcuni la sostengono, altri la vorrebbero abolire, ma nessuno dovrebbe azzardarsi a mettere in discussione l’Europa dei popoli, finalmente priva di ogni barriera.






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