EUROPA, ANCORA UN LUNGO CAMMINO

La solidarietà tra i popoli è necessaria per la vera integrazione

Europa mitologica
Sono ormai decenni che parliamo di Europa e dell’integrazione tra i popoli che la compongono. Molto siamo riusciti a fare sulla via della creazione di un forte sodalizio, ma tanta strada resta da percorrere. L’Europa è il luogo nel quale è nata la nostra civiltà. Sulle sponde del Mediterraneo antiche popolazioni avevano inventato modelli sociali ed economici che ne determinarono la prosperità. Riuscirono a costruire case e templi le cui vestigia hanno resistito per millenni, inventarono vie di comunicazione, acquedotti, strumenti agricoli ed armi, metodi di pesca e di navigazione che nel tempo divennero patrimonio di conoscenza di molti popoli. Dall’epoca rinascimentale in avanti l’Europa cominciò ad assumere una vera e propria identità economica, anche se ancora embrionale. Il fiorino, la moneta di Firenze, era nota ed usata anche tra le popolazioni del nord. Le strade di comunicazione, aperte e conosciute già in epoca romana, divennero vie importantissime per gli scambi commerciali. Cominciò un vero e necessario processo di unificazione rendendosi imprescindibile il parlare una lingua che si potesse comprendere dalle parti e pagare le merci con la medesima moneta. Il processo di unificazione che pareva ormai avviato, dovette fare i conti con le realtà locali estremamente frammentate. Basti pensare al nostro Paese che era assai ricco di Stati e staterelli, di province autonome e di piccolissime realtà politiche oltretutto, spesso dilaniate da una grande divisione interna con la creazione di vere e proprie fazioni. Necessità dunque di uniformare, per quanto possibile, lingua parlata e moneta che si scontrava con una divisione politica ed una frammentazione che rendevano, di fatto, impossibile ogni approccio unificatorio. I fatti lo hanno dimostrato. L’Europa ha avuto grandi lacerazioni interne, guerre tra i suoi popoli che si sono combattuti per lunghi secoli. Dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale l’Europa sembra marciare verso quel cammino di unificazione il cui percorso pareva già tracciato nelle epoche storiche precedenti. Finalmente abbiamo una moneta unica, un parlamento europeo eletto dal popolo e leggi e regolamenti validi su tutto il territorio del vecchio continente. Un grande balzo in avanti, ma irreversibile? Questa è la domanda alla quale è difficile dare risposta. Le economie forti del continente stanno dilaniando quelle più deboli, le disparità tra i popoli aumentano e con esse le spinte autonomiste. L’Europa sta lavorando per tenere unita se stessa, ma in molti pensano che sia un tentativo con scarse probabilità di arrivare ad un risultato positivo. Il rigore economico imposto a molti Stati ha portato a situazioni di esasperazione individuale e collettiva. Effetto assai più grave che ancora incombe è quello della mancanza di prospettive positive per il futuro. Poter pensare di migliorare la propria condizione di vita è un’aspirazione del tutto naturale che non può e non deve essere soffocata. Molte nazioni europee vedono così crescere movimenti indipendentisti che vorrebbero far uscire dalla moneta unica una Nazione o che vorrebbero ottenere autonomia dai governi centrali. Una spinta che ci riporterebbe indietro di secoli e non potrebbe produrre altro che nuove separazioni ed individualismi laceranti. La strada maestra da perseguire con forza dovrebbe essere, invece, quella di una maggiore solidarietà e della distribuzione più equa delle risorse. Non certo si tratterebbe di elargire a piene mani sovvenzioni e finanziamenti senza ritorno, bensì di creare le condizioni perché si possano utilizzare al meglio le risorse disponibili. Turismo, industri della conservazione alimentare, prodotti della pesca e dell’allevamento ittico sono solo alcuni campi nei quali un serio impegno politico potrebbe creare sviluppo e miglioramento delle condizioni di vita di quei popoli che oggi stanno pagando il prezzo di una crisi che li fa allontanare sempre più da una concezione di Europa che deve portare vantaggi reali per tutti.






Nome:
E-mail:
Testo: