UNA SOSTA A PONTREMOLI PER GUSTARE LE SPECIALITA’ LOCALI

Una trattoria familiare che sembra d’altri tempi anche nel prezzo

Pontremoli ha costituito nella storia un importante crocevia, un punto obbligato di transito per il collegamento tra la pianura Padana e la costa. Uomini e merci hanno transitato attraverso la bella cittadina toscana, posta alla base del passo della Cisa, capitale del premio Bancarella. La costruzione dell’autostrada, negli anni recenti, ha limitato il traffico agli spostamenti locali, ma anche transitando sulla veloce autostrada della Cisa vale la pena fermarsi e visitare il centro storico. Se poi capita di fermarsi all’ora di pranzo si può entrare in un bar trattoria dal sapore antico. Si tratta del bar trattoria Garibaldi di via Pietro Cocchi al numero 42. Appena entrati si capisce immediatamente che il locale non ha subito cambiamenti significativi negli ultimi decenni. Sembra di respirare un’atmosfera di altri tempi, degli anni nei quali i ritmi della vita erano assai più lenti di quelli attuali. Il soffitto a volta della sala da pranzo porta ancora i semplici stucchi di decoro che un tempo erano forse di particolare eleganza. Accoglienza molto cortese da parte del titolare che serve in tavola. vino rosso sfuso generoso e testaroli al pesto che sono una vera squisitezza. Il menu non è molto ricco, ma sono presenti piatti della tradizione che variano continuamente. I funghi fritti ci sono quando è stagione di abbondanti raccolte e il mercato li offre a prezzi contenuti. Pollo, coniglio e carni varie sono cucinate alla maniera antica, lentamente, con tutto il tempo che è necessario. Così le carni rendono al meglio i loro sapori e assorbono gli aromi che sapientemente vengono miscelati nelle preparazioni. I contorni sono rigorosamente di stagione, ma le patate non mancano mai. Le patate si possono mangiare pressoché dappertutto, ma le patate al forno che abbiamo gustato alla trattoria Garibaldi erano sublimi. Di forma e dimensione assolutamente irregolari, una pasta della patata consistente e non farinosa, una cottura che lasciava morbido l’interno con un esterno croccante e di giusta salatura al quale qualche rametto di rosmarino fresco conferiva un leggero e non invadente profumo di piacevole gradevolezza. I dolci sono rigorosamente della casa, semplici, ma prodotti con passione e sapienza. La trattoria è frequentata quotidianamente da persone che lavorano nell’area e sono pochi i viaggiatori di passaggio che si fermano casualmente. Sembra di entrare in una grande famiglia dove quasi tutti si conoscono e dove il cibo costituisce un momento di scambio di idee e di opinioni. Ma che costringe la cuoca a proporre ogni giorno piatti diversi per non sentirsi dire, come accade spesso in casa, “questo l’ho mangiato già ieri”. Il prezzo è un ulteriore motivo valido per una sosta. Se si vuole approfittare del menu del giorno, e ne vale la pena, il portafoglio si alleggerisce di soli dieci euro. Anche il prezzo è rimasto quello di una volta.






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