Renato Scozzari: ponte musicale tra Sicilia e Sardegna



Renato Scozzari
Renato Scozzari è un musicista palermitano, comincia fin da piccolo ad amare la musica, grazie ad una piccola tastiera, dono del padre, che fa scoccare in lui la passione per quest’arte. L’ambito familiare è il primo alveo in cui si riversa tale passione: nel 1980 fonda con tre cugini la sua prima band, i “BEARS”, e si esibisce in diversi teatri di Palermo e provincia. Nel 1982 viene chiamato a far parte del gruppo “ANVHA” con il quale realizza diversi brani ed entra in contatto con l’entourage romano della RCA. La prima pubblicazione arriva nel 1987, sulla scia del concorso musicale “Cantamare 87″. Il brano “Momenti“, di sua composizione, trova posto nella compilation della rassegna. Negli anni duemila partecipa, come tastierista nella band, al tour della cantante cubana Anita Sachez. Un viaggio a Stoccolma nel 2001 gli consente di presentare alcuni suoi brani strumentali al tastierista degli ABBA Benny Andersson. Nel 2004 entra in contatto con David Hardesty Motley, cantante gospel americano con il quale registra tre album. Dopo una parentesi di sette anni, nel 2012, pubblica un nuovo progetto discografico dal titolo “Dune”. L’amore per la musica che si fonda con quello per il sole, il mare e la natura. Questa e la sensazione che si prova quando si ascolta la musica di Renato Scozzari, atmosfere che riempiono il cuore e l’anima, “sin da bambino – racconta il compositore - rimanevo affascinato dai suoni della tastiera e dalle sonorità che questo strumento riusciva a esprimere. Con il tempo ho sempre cercato di sperimentare, immergendomi nel mondo del Rock Progressive, ma dando sempre quel pizzico di personalità che facesse riconoscere le mie note, ho sempre spaziato tra i vari stili musicali ma cercando di mantenere sempre la mia provenienza strumentale. Oggi, con la maturità raggiunta, mi piace definire la mia musica, “world synth music” e, se attualmente in Italia, la composizione strumentale ha le sue icone in Allevi, Bollani o Einaudi, io ritengo di potermi porre, come peculiarità musicale, esattamente al centro tra questi e i vari Vangelis o Jean-Michel André Jarre star della new age, poiché questa agisce su corde più vaste e indefinite”. Ma se la musica sgorga dall’anima, spesso, gli ambienti sono forieri d’ispirazione, così il nostro compositore, cogliendo l’occasione della direzione artistica di alcuni musical, ha deciso di trasferirsi a vivere in un piccolo paesino in provincia di Cagliari “la Sardegna, che conta tanti abitanti quanti ne fa Palermo, dona la possibilità di momenti di enormi silenzi e, per la mia musica, ciò è meraviglioso”. Silenzi affascinanti, atmosfere inebrianti come solo alcuni luoghi ti possono dare, per questo la spiaggia di Piscinas con le proprie dune (tra le più alte d’Europa) modellate dal maestrale, il cui colore giallo ocra interrotto da cespugli di sparto pungente, ha ispirato molte delle melodie inserite in “Dune”, ultimo album del nostro musicista. “Credo che questa sia una metafora perfetta della vita, le dune nelle proprie forme, apparentemente immobili, ma in realtà cangianti e modellate, spesso in maniera inconsapevole, dalle diverse correnti cui devono sottostare”. “Il CD “Dune”, partorito dopo sette anni di riflessioni e di ricerca - continua Renato - è stato un’esplosione di idee, di suoni, di Synth, mentre il mio prossimo lavoro sarà molto più acustico ed orchestrale, ogni strumento avrà uno spazio musicale molto più intenso e definito, le atmosfere saranno calde e coinvolgenti”. È ermetico sul nuovo progetto (per il momento è in distribuzione, sui canali digitali, un nuovo singolo a carattere natalizio “Snowing on the Cities”) “il prossimo Album sarà pubblicato a marzo 2013, ho già registrato quattro pezzi in studio, ma il mio intento è di creare un ponte immaginario tra la Sicilia e la Sardegna, queste due isole che, pur nella loro diversità, hanno molto in comune, tanto da confonderne i paesaggi, i colori, gli odori”. Il futuro riserva tante sorprese a Renato, “mi è stato proposto di partecipare a un tour, che toccherà Russia, Moldavia e America meridionale. quest’estate potrei portare la mia musica oltre confini, in luoghi dove lo strumentale è molto apprezzato. Non vedo l’ora di suonare dal vivo, comunicare le mie emozioni utilizzando ciò che amo di più … la mia musica”.






Nome:
E-mail:
Testo: