LE “APP” SEMPLIFICANO LA VITA, MA NON PER TUTTI



La semplificazione di molte operazioni passa attraverso una “app”, ossia un’applicazione che si installa sul nostro apparecchio telefonico. Oggi il telefonino, così ormai chiamato da tutti per brevità, è diventato indispensabile, non solo per fare e ricevere telefonate, ma per accedere a molti servizi pubblici e privati. Eppure non sono molti gli anni trascorsi da quando il piccolo apparecchietto elettronico è entrato nelle nostre tasche diventando una vera e propria appendice inseparabile da noi stessi. Basta ricordare i primi apparecchi per la telefonia cellulare, enormi, difficili da trasportare, con autonomia ridottissima e capaci esclusivamente di effettuare chiamate e di riceverne, peraltro a costi sempre molto elevati. Arrivarono poi apparecchi di dimensioni più contenute, pieghevoli e capaci di inviare e ricevere sms, una vera rivoluzione. L’azienda produttrice dei modelli che andavano per la maggior in quegli anni divenne famosa in tutto il mondo e si affermò come primo produttore mondiale. Ma nel campo elettronico la tecnologia diventa obsoleta in un battere di ciglia e così gli orientali, i particolare i coreani, svilupparono nuovi modelli con ampio schermo e con una serie di contenuti che conquistarono il mondo. Dai giochini alle prime applicazioni con le quali si poteva fare ben poco, se paragonato a quello che offrono aggi anche i modelli più semplici. La corsa al miglioramento tecnologico ed al relativo abbassamento dei costi non si è fermata e nei quindici anni appena trascorsi i modelli più avanzati avevano un tempo di invecchiamento rapidissimo, proprio per il progredire della tecnologia. Ed oggi moltissimo si può fare con un semplice telefonino. Dal controllare la casa attraverso le telecamere, accendere e spegnere le luci, far funzionare il riscaldamento e il condizionamento estivo dell’aria, far partire gli elettrodomestici e così via, al richiedere servizi per i quali si doveva andare di persona. Pensiamo alle banche ed ai servizi bancari connessi, ma anche alla prenotazione di un prelievo di sangue o al fascicolo sanitario personale consultabile ovunque ed in qualunque momento. Ma tutto questo non è così semplice, soprattutto per coloro se sono avanti con gli anni o per chi non ha particolare dimestichezza o predisposizione mentale per il mezzo elettronico. In molti casi è necessario lo SPID, occorre sempre avere a mente la password, si deve sapere che cos’è lo username e così via. Per molti questo diventa un problema di difficile soluzione, ci si deve rivolgere a figli e nipoti, a vicini di casa e conoscenti. In molti casi sarebbe preferibile fare la fila davanti ad uno sportello e parlare con un addetto che può risolvere il problema. In molti ci pensano e credono che forse questa strada ci sta rendendo al vita più difficile anziché semplificarla. E forse non hanno completamente torto.






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