CIBO E LAVORO SONO LA DIGNITA' DELL'UOMO 
Pubblicato: 6 luglio 2015 | Categoria: IL DIRETTORE | Autore: Elvis Felici
La vita di ogni abitante della terra è legata alla disponibilità di cibo ed acqua. Gli animali sono capaci di percorrere lunghi tragitti alla ricerca del cibo, necessario per la sopravvivenza dell’individuo e della specie. Affrontano flussi migratori che sembrano impossibili, resistono a condizioni molto dure, varcano fiumi e superano montagne per raggiungere i pascoli dove possono sopravvivere. Gli uomini non possono sottrarsi a questa regola. Il cibo è fondamentale e poterne disporre è vitale. Nel nostro mondo la disponibilità di cibo è legata ad altri fattori di benessere. Nei luoghi della terra che hanno abbondanza di cibo ci sono condizioni di vita migliori in generale. Oltre al cibo si può disporre di medicinali, di mezzi di trasporto, di macchine per agevolare il lavoro dell’uomo. In breve il cibo è sinonimo di benessere in generale.
Ma il cibo non è solo il nutrimento, assolutamente necessario, per il corpo. il cibo significa dignità della persona. Poter nutrire se stesso, i propri figli e la famiglia è essenziale per poter garantire una condizione di vita accettabile. Ogni uomo dovrebbe essere in grado di procurarsi il cibo con il proprio lavoro, essere ripagato così della quotidiana fatica. Questo è il solo modo attraverso il quale l’uomo acquisisce la vera dignità, quella che gli consente di viaggiare a testa alta, di essere orgoglioso di appartenere alla razza umana. Lavoro e cibo sono intimamente legati da sempre ed oggi, nel mondo della globalizzazione, lo sono ancora più fortemente. Possiamo far sopravvivere gli uomini, ma se non diamo la possibilità di lavorare non potranno vivere.
Il lavoro è una faccia della medaglia troppo spesso trascurata. Organizzare le comunità perché il lavoro del singolo possa procurare vantaggio per tutti è un obiettivo difficile da raggiungere, forse utopia. Nel mondo attuale, però, occorre riflettere sulle molte storture che generano situazioni insopportabili. Apparenti facili guadagni, corruzione, interessi di pochi sono elementi che spesso concorrono a mantenere un atteggiamento assistenziale nei confronti di chi ha fame.
“Nutrire il pianeta, energia per la vita” è lo slogan che si è dato l’EXPO in corso a Milano in questo anno 2015. Un tema di prepotente attualità che non è slegato da quanto accade sulle sponde del Mediterraneo. I flussi migratori che sembrano diventare sempre più imponenti ci devono indurre a trovare soluzioni accettabili e durature. Non si fermerà il desiderio di cibo e di quello che sta legato ad esso con l’affondamento dei barconi ed il presidio delle coste nordafricane. Chi ha fame non si ferma di fronte a nessun ostacolo. La natura ce lo insegna e noi europei lo dobbiamo apprendere in fretta, ancor prima di mettere in atto risoluzioni che sono solo un palliativo ad un problema che non può trovare soluzione con l’affondamento di qualche vecchia carretta del mare.