LA FORZA DELLA VITA EMERGE NEI MOMENTI DIFFICILI
Pubblicato: 6 maggio 2015 | Categoria: IL DIRETTORE | Autore: Elvis Felici
Ognuno di noi pensa che la propria vita possa rimanere sempre uguale a se stessa. Pochi riescono ad immaginare come potranno essere tra dieci o vent’anni. La maggior parte di noi pensa poi che gli incidenti e le malattie colpiscano gli altri, siano un qualcosa che non riguarda la propria persona. Questo è, probabilmente, la forza della vita. Se nella nostra mente razionale dovessimo fermarci a pensare a ciò che per ognuno di noi rappresenta la “destinazione finale” potremmo perdere il lume della ragione.
Alcune persone, dotate forse di una forza interiore particolare, riescono a vivere la propria esistenza in una prospettiva interamente dedicata a quello che, secondo il loro credo, li potrà aspettare nel mondo dei più. Molti di loro, siano monaci buddisti o preti cattolici o ministri di ogni altra confessione, raggiungono uno stato di equilibrio mentale di fronte a tutto quello che può accadere intorno a loro.
Ma la riflessione riguarda le persone “normali”, gli agnostici o i moderatamente credenti, gli atei, insomma tutti coloro che non vivono una vita proiettata verso quel che attende chi lascia il mondo terreno. Così noi, persone comuni, continuiamo a credere che la malattia, l’incidente e la morte siano problemi da mettere in un angolo. Transitiamo di fronte a qualsiasi ospedale senza pensare che è frequentato da migliaia di persone che soffrono, da congiunti che sono in ansia, da personale sanitario che si adopera per combattere una battaglia impari con le forze della natura. La nostra mente si rifiuta, non vuole sapere e preferisce concentrarsi sui problemi di ogni giorno, sulla quotidianità rassicurante che è il sale dell’esistenza. Il genere umano ha superato la necessità di procurarsi il cibo cacciando e spostandosi nelle savane, è riuscito a costruire case che offrono il necessario riparo per la notte e contro le avversità atmosferiche. Si è così liberato dalle preoccupazioni per la propria incolumità che assillano ogni essere vivente.
Solo quando un evento inatteso grave colpisce una famiglia si rendono necessarie considerazioni sulla transitorietà del vivere e sulla fragile condizione degli uomini. Gli incidenti e le gravi malattie giungono inattese, colpiscono e lasciano senza parole e senza fiato. Il mondo sembra crollare e tutto diventa vano. Una terribile sensazione di impotenza pervade anche chi si sentiva forte e saldo solo pochi istanti prima di apprendere che il dramma è entrato nella propria vita.
Fortunatamente il nostro essere è proiettato verso il futuro e la mente si concentra su quello che ci sarà poi, sulle persone che rimangono o rimarranno, sulle cose da fare e da dire. Questo non aiuta, non risolve, non mitiga, ma è semplicemente quello per il quale siamo stati programmati. La vita è fatta per andare avanti, a dispetto del singolo individuo che si tratti di filo d’erba o di un uomo. E la vita è forte, talmente forte che mette la sofferenza e la morte in un angolo e non vuole sentirne parlare.