VIAGGIARE DA NORD A SUD (E VICEVERSA)

Molti si spostano in queste direzioni del mondo

Gli uomini hanno sempre desiderato viaggiare. Scoprire, imparare, sperare, incontrare e quanto altro si possa prendere da un viaggio sono innati nella natura umana. Nella direzione nord sud e viceversa i viaggi hanno un significato particolare. Ci si sposta da nord a sud per un sacco di ragioni possibili, ma assai di rado, o meglio quasi mai, per lavorare. Non che al sud non si lavori, anzi. È un luogo comune da sfatare. Gli orari di lavoro sono diversi in funzione delle diverse condizioni climatiche. Sarebbe forse possibile pensare che gli agrumeti si coltivino da soli? Che ci sia una specie di Paradiso Terrestre dove i pomodori nascono spontaneamente, si liberano dalle erbacce, si raccolgono da soli e finiscono, sempre per magia, sui banchi dei mercati? Il fatto è che al sud esiste solo possibilità di lavorare duramente la terra e poco più per di più per i pochi fortunati che ne hanno un pezzo da coltivabile. Ed anche in questo senso sono state fatte scelte difficili da capire. Negli anni passati erano assai diffusi i pomodori olandesi. Si fa fatica a capire come sia possibile coltivare con successo economico i pomodori in una terra molto fredda, dove solo le spese di riscaldamento delle serre dovrebbero incidere enormemente sul costo finale. La logica dice che è molto più conveniente coltivare il pomodoro dove le temperature sono più alte. Ma la logica spesso è diversa dalle politiche economiche. Torniamo al viaggio e al viaggiare. Chi si muove da nord a sud lo fa spesso per turismo, per visitare terre cariche di storia e di fascino, ma ancora poco sfruttate turisticamente. Vale per tutti i Paesi mediterranei, anche per quelli che oggi vivono momenti di grande instabilità, ma che devono riprendersi e trovare stabilità quanto prima. Ci sono molte persone che vanno al sud per trovare i parenti che hanno lasciato, visitare i luoghi dell’infanzia, trovare gli amici che nel frattempo sono cresciuti e invecchiati. Chi si sposta nella direzione opposta, cioè da sud verso il nord lo fa molto spesso con grandi speranze nel cuore. Viaggia verso il nord l’imprenditore che vuole concludere affari e mandare avanti l’azienda e dare un futuro ai dipendenti, viaggia verso nord chi non ha niente da perdere nella terra d’origine e cerca un futuro. Il nord come terra promessa, come speranza di vita e di dignità. Pochi viaggiano per diletto, per il piacere del viaggio. Ancora oggi si viaggia in tutti i modi possibili. Pur di andare a nord ci sono persone che affrontano il deserto a piedi, correndo il rischio di finire la propria esistenza tra le sabbie infuocate. Ma lo fanno, per andare al nord. Il nord è una terra non ben definita per coloro che la sognano. È un’area vasta della terra dove per molti è già benessere quello che riescono a trovare nei rifiuti delle opulente città del consumismo. Italia, Francia, Germania sono mete di una serie di viaggiatori obbligati, che non apprezzano le bellezze delle campagne viste da un treno e neppure possono permettersi le soste all’autogrill per rifocillarsi. Sono viaggi terribili, fatti di stenti e di rischio di vita. Fatti su barconi stracolmi che rischiano continuamente di affondare. Che nulla hanno del fascino di un viaggio, neppure la valigia. Come quando si nasce.






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