IL BENESSERE A TAVOLA A PORTATA DI TASCA

Un locale piacevole dai costi contenuti a Buonconvento in provincia di Siena

La signora Alfa col senatore Kennedy
Esistono ancora ristoranti dove è possibile stare bene e pagare un prezzo ragionevole per il conto. Esistono e resistono. Resistono alla crisi economica che ci attanaglia e che non vuole mollare. Come una malattia incurabile che fa morire il paziente e col malato muore lei stessa. In attesa di quello che ci potrà ancora accadere, di sapere se abbiamo toccato il fondo o se il peggio deve ancora venire, ci possiamo consolare con una spesa modesta. Sono pochi i locali che si possono frequentare avendo da spendere pochi soldi e per lo più riescono solo a nutrire, senza trasmettere lo spirito dello star bene, del benessere che tutti ricerchiamo, almeno in via fuggevole e transitoria. Chi scrive li va cercando e si sofferma quando ne trova uno degno di essere menzionato. Siamo a Buonconvento, un luogo bellissimo della provincia senese. Un borgo che sembra essere fuori dal tempo, in una dimensione diversa da quella che stiamo vivendo, fatta di tempo che fugge, di cose da fare, di ansia. Passeggiando per le antiche stradine del centro si ricava la sensazione che il tempo scorra in modo diverso, che i ritmi sono ancora quelli antichi, fatti di legna da portare in casa per il caminetto, di profumi di intingoli che provengono dalle cucine, di panni stesi alle finestre che odorano di bucato. L’atmosfera già predispone favorevolmente. Se poi si entra “da Mario” proprio nel cuore del borgo si percepisce immediatamente il calore del locale e dell’accoglienza. Le seggiole toscanine, quelle col sedile di paglia, che contornano i tavoli di legno, le foto alle pareti che ricordano l’antica tradizione contadina dei proprietari, quel piacevole disordine del vissuto, le bottiglie di vino presenti su ogni desco scaldano l’anima ancor prima del corpo. Appena seduti ci si può servire del generoso chianti del locale, mentre la anziana, novantenne ma non si direbbe, Alfa illustra i piatti del giorno. Tipici della tradizione toscana come la ribollita, la minestra di farro, l’arista. Tutti squisiti, preparati con antica sapienza e con quella dose di amore che in cucina è indispensabile. Alfa è una donna che, quando l’hai conosciuta, non si può dimenticare. Mostra con orgoglio le foto che la ritraggono insieme al senatore americano Ted Kennedy che mangiava da lei quando veniva in Toscana. Tra una zuppa e uno stinco al forno con patate, eccellente peraltro, ci confessa che la crisi si fa sentire anche per loro. Il ristorante è la vita di tutta la famiglia, sono cresciuti qui i figli e ci lavorano da sempre. Ma negli ultimi mesi la clientela è venuta diminuendo, le spese invece sono inesorabilmente aumentate. Diventa sempre più difficile tirare avanti. Ma il sorriso di una donna di oltre novant’anni che prepara il conto, più che modesto rispetto a quello che si mangia, infonde una speranza per il futuro a tutti. I classici cantuccini col vin santo e un assaggio di una grappa squisita concludono una serata di piacevolezze alimentari e di chiacchiere che coinvolgono inevitabilmente tutti i presenti. Da Mario a Buonconvento è certamente un locale dove ci si augura di poter tornare a breve.






Nome:
E-mail:
Testo: