I CONCORSI INTERNAZIONALI PREMIANO VINI ITALIANI: UN MODO PER CONOSCERLI



“Nemo propheta in Patria” è una locuzione latina dal significato ben noto. È certamente più semplice essere ascoltati, avere credito e credibilità, insomma far valere le proprie capacità e qualità fuori dai confini dei luoghi dove si vive e si esercita la professione. Un’affermazione che appare ancora vera ed applicabile ad ogni agire umano, compreso quello che riguarda la nostra alimentazione. I riconoscimenti che arrivano alle imprese che operano nel settore agro alimentare arrivano spesso dall’estero, molte aziende li vantano come fiori all’occhiello della propria attività e come certificazione della buona qualità dei loro prodotti. Spesso accade anche nel settore vinicolo, uno dei più importanti per l’economia del nostro Paese. L’Italia vanta una tradizione antichissima nella coltivazione della vite e nella produzione del vino, anche se la produzione di qualità si è affermata in tempi più recenti. I nostri nonni producevano, nella maggior parte dei casi, il vino cercando di sopperire alle richieste di un prodotto disponibile a basso costo. Quindi modi di coltivazione della vita adatti a produrre la maggior quantità possibile e vinificazioni effettuate secondo tradizione e non in modo scientifico. Questo, ovviamente, non valeva per tutti i produttori, ma si può certamente affermare che fosse vero per una gran parte delle viti coltivate nella penisola. In quegli anni occorreva avere a disposizione calorie ed energia per far fronte alla fatica fisica quotidiana ed il vino costituiva un integratore in grado di compensare e di integrare. Nel corso del secolo appena trascorso si sono venute affermando nuove esigenze e dunque i produttori hanno adattato le produzioni e rivisto i metodi di vinificazione. Si è affermato un concetto di bere vino di qualità, consapevoli di quello che si trova nel bicchiere, apprezzando e conoscendo le caratteristiche e riconoscendo il valore delle produzioni. Dunque vino di qualità che il territorio italico è in grado di esprimere a livelli molto alti. Così molti produttori partecipano a concorsi enologici sia in Italia sia all’estero. Ed è proprio qui che sempre più di frequente riscuotono grande successo, piazzandosi ai primi posti e concorrendo nelle categorie dove altre realtà hanno tradizioni ben più lunghe della nostra. Il plauso va all’impegno dei produttori che sanno trarre il meglio dalla terra e trasformarlo adeguandosi in fretta alle tecnologie che consentono di produrre vini di altissima qualità del quali è molto ricco il nostro Paese. Possiamo competere a livello globale anche se la strada da percorrere è ancora lunga. Ben vengano però le vittorie nei concorsi all’estero che talvolta ci fanno scoprire vini che non sempre riscuotono in patria lo stesso successo che altri attribuiscono loro.






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