MEDITERRANEO ED EUROPA: DISTANZA TUTTA DA COLMARE



Ho incontrato casualmente il Direttore durante una torrida giornata di questa estate. Mi ha parlato del mensile MEDITEUROPANEWS che aveva appena iniziato le pubblicazioni. Mi ha molto colpito l’entusiasmo col quale ha messo in evidenza il ruolo che vorrebbe avere la testata. In questo mondo che è orami completamente globalizzato rimane ancora una forte distanza tra i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo e l’Europa. Differenze culturali e storiche sicuramente, ma anche di natura economica e di sviluppo dell’individuo. Oggi non possiamo essere indifferenti a quello che avviene sulle sponde di questo mare che ha preso il nome proprio dal fatto che si trova in mezzo alle terre. Nel passato le acque hanno unito i popoli più che dividerli. I navigatori del passato commerciavano con tutte le popolazioni e trasferivano la cultura e le usanze da un luogo all’altro. Oggi sembra non essere più così. La globalizzazione ha reso assai più simili popolazioni lontane come i cinesi e gli americani e sembra avere allontanato che risiede a poche centinaia di chilometri di distanza. Intensi flussi migratori si sono verificati tra il cosiddetto sud del mondo e l’Europa. Migliaia di persone che sono arrivate senza neppure la valigia di cartone per cercare di avere un futuro. Una speranza che spesso viene disattesa e che solo qualche volta porta a lavori umili e faticosi, sufficienti però a dare un sollievo e permettere di continuare a sperare in un futuro migliore. La vita non è semplice per un giovane che arriva in Europa dalle altre sponde del nostro mare. L’adattamento alle nuove abitudini, anche nella cucina, la lingua all’inizio incomprensibile, le differenze culturali e di preparazione scolastica sono assai faticose da superare. L’inserimento non è facile e spesso richiede anni. Pochi sono coloro tra gli immigrati che riescono ad esprimersi, ad avere una voce che possa essere ascoltata. È anche difficile fare andare a scuola i figli, far crescere le nuove generazioni. Il Direttore mi ha spiegato che tra gli obiettivi principali che si è dato c’è proprio quello di favorire il dialogo tra l’Europa e il Mediterraneo, dando spazio alle voci di coloro che in questi anni hanno poca voce. Mi ha chiesto di scrivere qualche riga per MEDITEUROPANEWS ed io lo faccio. Non sono bravo a scrivere, non mi riesce molto bene. Cercherò comunque di farlo, per dare il mio contributo a quella vera integrazione tra i popoli che vogliono vivere in pace e cercare di prosperare nelle terre dove sono nati. La radice di ognuno di noi è importante, perché produce la linfa che alimenta la nostra esistenza, così come importante è essere ben inseriti nella società dove si vive e che riserva un futuro per noi e per i nostri figli.






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