QUANTO SI CONSERVA IL VINO A CASA?

Il nettare di Bacco richiede particolari attenzioni prima di essere bevuto

La conservazione del vino in casa richiede particolari attenzioni
Si vuole conservare una bottiglia di pregio per gustarla in un’occasione particolare? Quale può essere il miglior modo di mantenerla inalterata fino al momento dell’apertura? Sono le domande che ci facciamo quando acquistiamo o ci viene regalata una bottiglia di vino particolarmente preziosa e costosa. Il vino è materia vivente e, come tutti gli esseri viventi, attraversa le fasi della vita cioè la nascita, la crescita, l’invecchiamento e infine la morte. Nasce in un tempo immediatamente successivo alla vendemmia delle uve, attraverso un processo di fermentazione che trasforma gli zuccheri dell’uva in alcool. In questo momento il vino si “forma” sotto tutti gli aspetti: gli aromi delle uve si inglobano in modo stabile nella matrice liquida, così come i colori e tutte quelle sostanze che conferiranno le caratteristiche al prodotto. E’ una fase molto delicata nella quale un errore può compromettere intere partite di vino. La durata è variabile e in generale i vini bianchi sono pronti più precocemente rispetto ai rossi. La fase di crescita in tutti gli esseri viventi è complessa ed attraversa l’ adolescenza, la gioventù, la maturità e la vecchiaia. Nel parlare divino si usa comunemente la parola invecchiato, termine da considerarsi negativo. Un vino vecchio ha perduto le caratteristiche che lo rendono unico, diventa stanco e difficile da bersi. E’ preferibile usare la parola affinato ed affinamento per indicare quelle fasi e quei tempi che sono utili ad ogni vino per potersi esprimere al meglio. Le prime fasi di maturazione si svolgono in cantina, dove il prezioso liquido subisce processi di affinamento prima di poter arrivare sulle nostre tavole. La prima grande distinzione è tra i vini bianchi ed i rossi: in generale i vini bianchi hanno una vita più breve, sono da consumarsi nell’anno o negli anni immediatamente successivi alla vendemmia perché non necessitano di affinamenti particolari. I vini bianchi esprimono al meglio gli aromi e il gusto delle uve nei primi anni di vita e invecchiano con relativa rapidità. I rossi invece hanno per lo più la tendenza a maturare lentamente, ad evolversi per raggiungere la loro migliore forma espressiva nell’arco degli anni. I rossi hanno necessità di venire a contatto col legno per lunghi periodi per rendere eleganti alcune caratteristiche che nella loro gioventù sarebbero troppo irruente, troppo aggressive, in modo molto simile a quanto accade nella gioventù di molti esseri umani. Ci sono grandi vini rossi che devono restare nelle cantine a lungo, anche decenni. E spesso non basta perché ci sono vini che possono affinarsi e migliorare notevolmente le loro caratteristiche restando fermi in bottiglia nel luogo dove sono nati. Superata questa fase di adolescenza tutti i vini possono essere messi in commercio ed arrivare sulle nostre tavole. A questo punto torniamo alla bottiglia, preziosa, che ci è stata donata e che vogliamo conservare per aprirla in un’occasione speciale. Per la migliore conservazione delle bottiglie il luogo dovrebbe essere asciutto, senza essere eccessivamente secco per non far asciugare il tappo, che deve mantenere un certo grado di umidità per garantire la tenuta. La bottiglia dovrebbe stare al buio, poichè la luce altera la composizione di molte sostanze disciolte nel vino. Dunque un locale non eccessivamente asciutto e buio, ma come collocare la bottiglia? Alcuni suggeriscono di tenerla coricata, in modo tale che il vino sia a contatto col sughero del tappo che in questo modo rimane sempre espanso e garantisce la tenuta. Altri affermano che la bottiglia può rimanere verticale perché la evaporazione del vino, che si verifica in quella piccola zona tra tappo e liquido, è sufficiente a mantenere in espansione il sughero. Se il tappo è di buona qualità e il sughero di origine non aveva malattie e non era stato aggredito dai funghi non si corre in nessun caso il rischio che il vino possa assumere il sentore di tappo. In ogni caso è meglio non conservare la bottiglia per periodi di tempo troppo lunghi. Come abbiamo visto il vino ha un tempo di vita ed anch’esso entra in una fase di senescenza durante la quale perde la maggior parte delle proprie caratteristiche. I vini bianchi sono da conservarsi rigorosamente fuori da frigorifero, dove possono essere messi solo qualche giorno prima dell’apertura della bottiglia. Per i vini molto importanti, e dunque molto costosi, è consigliabile acquistare una cantinetta a temperatura ed umidità controllata. In questo modo vengono garantite le migliori condizioni per l’ulteriore affinamento del vino contenuto. Ricordiamoci però che quando un vino viene posto in commercio ha già delle ottime caratteristiche e che lasciarlo invecchiare troppo a lungo sarebbe un errore, anche perché il tempo passa per il vino, ma anche per chi lo possiede.






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