L’EUROPA DEVE FARE PASSI IN AVANTI

Rendere uguali le regole può far crescere tutti

L’Europa sembra attraversare un momento assai delicato. L’unificazione degli Stati europei sotto una bandiera unica ha portato stabilità politica ed il grande progetto dell’Europa unita ha consentito di poter godere del più lungo periodo libero da conflitti di tutta la storia del vecchio continente. Un progetto decisamente vincente. L’avvento dell’Euro, la moneta unica, ha consentito una maggiore integrazione ed ha facilitato gli scambi di merci e lo spostamento degli esseri umani. Una grande conquista che consente a tutte la popolazioni di poter competere in quello che si chiama mercato globale. Una moneta che garantisce stabilità e solidità, ma che ancora presenta margini di miglioramento. La profonda crisi che ancora non mostra segnali di inversione di tendenza, può essere meglio combattuta se le politiche economiche e finanziarie sono comuni. Ma questo non sta avvenendo. Gli interessi nazionalistici sembrano avere il sopravvento ed i governanti non paiono orientati ad invertire i loro atteggiamenti. Il risultato è palese, si tocca con mano. Basta guardarsi intorno per notare che moltissime imprese hanno chiuso, i capannoni sono desolatamente vuoti. Il commercio stenta, i negozi chiudono. Non va meglio per le imprese edili e per tutti gli operatori del settore. Gli Stati Uniti stanno segnando, al contrario, una ripresa e, con molta probabilità, la fine della recessione economica. La loro politica economica è unitaria, non ci sono componenti che premono per il rigore o altre che vorrebbero allentare i vincoli. Oltreoceano la disoccupazione sta calando rapidamente e nelle persone si riaccende la speranza di un futuro migliore. Il cosiddetto peso dello stato ha certamente una minore influenza e minore sono gli adempimenti burocratici ed amministrativi che i cittadini sono chiamati a compiere. La convivenza civile ed il rispetto delle regole è garantito, con minori costi a carico della collettività. Qualche tentativo si sta facendo anche da noi, ma fintantoché l’Europa sarà gestita in modo burocratico e poco elettivo gli sforzi rischiano di essere vani. Il presupposto è la rinuncia degli Stati a parte della sovranità nazionale per lasciar posto alla federazione degli Stati. Esercito, organismi di polizia, tributi, governo della moneta e molto altro devono diventare materia comune. Non possiamo più permetterci di avere regole così diverse se vogliamo che l’Europa continui a crescere e che ai nostri figli si prospetti un futuro di benessere. Più Europa per tutti, che ci renda finalmente uguali sotto la stessa bandiera. Perché se si scatenano nuove ed imponenti battaglie economiche il futuro degli europei corre grossi rischi.






Nome:
E-mail:
Testo: