Pop Barocco l’arte nella sua componente “Aristocratica”!
Pubblicato: 8 agosto 2012 | Categoria: CULTURA & DINTORNI | Autore: Francesco Liotta
Beatrice Feo Filangeri, caposcuola del Pop Barocco Italiano
Filangeri nel salone
Il casato dei Filangeri Cutò è uno dei più antichi (il capostipite risale al 1100) e importanti della Sicilia. Tra i suoi appartenenti può vantare ben tre Viceré del Regno delle Due Sicilie, oltre che molte personalità della cultura, della legge e della medicina. Tutti “protagonisti” nel loro campo e nel loro tempo e Beatrice, diretta discendente, non è certamente, da meno. Artista e mecenate, nonostante la sua giovane età, ha un curriculum di assoluto rispetto. Studi in Accademie d’Arte italiane e straniere (Salisburgo), laurea con il massimo dei voti, una specializzazione in semiotica. A soli 18 anni una personale a Milano, ha partecipato a due Biennali di Venezia e a tantissime esposizioni in tutto il mondo. Oggi, tra l’altro, Beatrice è anche art director e organizzatrice di selezionati eventi d’arte e cultura ma è, soprattutto, caposcuola del Pop Barocco Italiano.
La incontro a Palazzo Resuttano è il quartier generale del B & ART, immerso tra le pittoresche stradine del centro storico di Palermo.
L’atmosfera che si respira nel salone porta a immaginare balli tra leggiadre dame e distinti cavalieri, “mamma, una Filangeri, nobile – racconta - e papà proveniente dall'alta borghesia, industriali del tessile, oltre che fornitori di ferro per tutta la città di Palermo, quindi due personalità opposte, mio padre molto pratico e mia madre molto austera. Sin da bambina mi sono trovata, per mio personale carattere, più vicina a mia madre. Sono un’amante della storia e dell'arte, quindi potevo godere, in casa, di opere del Rubens, Canaletto, Pietro Novelli. Da bimba ero affascinata, in particolare, dalla figura di mia nonna, l'ultima dei Gattopardi, assolutamente borbonica, era un pezzo di storia della Sicilia, una di quelle donne molto forti ma rimaste nel proprio tempo. Quando si andava nella sua casa, ci raccontava la storia di tutta la famiglia, anche di personaggi molto irrequieti come Alessandro Filangeri Cutò che, a quanto si tramanda, schiaffeggiò un Papa perché non volle dargli l’annullamento del matrimonio”.
Palazzo Resuttano è la location, del progetto B&Art Associazione Culturale-foR Contemporary Art, nella quale molti artisti, ospitati gratuitamente, espongono le proprie opere, “abbiamo dovuto diluire le esposizioni, perché, con il solo mecenatismo, non si può andare avanti ad oltranza. Le Istituzioni non hanno aiutato questa realtà, uno spazio alternativo per l’arte contemporanea offerto alla città. Il progetto potrebbe essere un ottimo potenziale per lo sviluppo turistico, promozione e culturale della Sicilia”.
Beatrice artista, caposcuola della Pop Art Barocca Italiana “Devo dire grazie a Philippe Daverio (critico d’arte e giornalista) se è nato stile del Pop barocco, – racconta - perché venne a Palermo diversi anni fa e vide la mia “Giovanna d'arco” in una galleria cittadina, chiese chi fossi e volle conoscermi. Un giorno arrivò una telefonata, Daverio mi aveva scelto per partecipare al premio Michetti, la rassegna d'arte più importante dopo la biennale di Venezia. Per me fu un grandissimo onore, essere all’interno di un catalogo pazzesco. Portai “l'agnello di Dio”, un'opera molto forte, sia dal punto di vista visivo ma anche simbolico.
Philippe, vedendo il quadro, mi disse “tu sei una nuova barocca” e m’inserì nel catalogo nei nuovi barocchi, io ho riflettuto molto su questa cosa e, mi sono resa conto che, veramente, sono barocca nell'anima. Sin dagli inizi, inoltre, ho creduto in una forma d’arte che avesse un impatto forte di comunicazione, come la pop art che, in qualche modo, si rivolge a tutti. Da qui la genesi del Pop barocco. I miei quadri e sculture sono “scritti” e questo sta a indicare che chiunque, davanti ad ogni mia opera, anche se non conosce il personaggio, può leggere e comprendere. Mi piaceva molto il fatto che nei miei quadri ci fosse un solo personaggio e in qualche modo fosse focalizzato nella sua positività e nella sua negatività e quindi qualche modo messo alla mercé del giudizio.
Beatrice, artista eclettica, forse come la sua personalità “fondamentalmente sono una persona molto riservata e chi crede di conoscermi (sorride sorniona) … sa solo quel che io voglio”.